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Rocca Albornoz

ROCCA ALBORNOZ

Edificata a partire dal 1359, l’imponente fortezza sorge sul Colle Sant’Elia e domina tutta la vallata spoletina.
Fu voluta da Papa Innocenzo VI, al tempo con sede ad Avignone, per ristabilire l’autorità nei territori pontifici dell’Italia centrale. Il progetto fu affidato al cardinale spagnolo Egidio Albornoz, dal quale il castello di Spoleto prende il nome.

La direzione dei lavori fu affidata a Matteo di Giovannello da Gubbio detto “il Gattapone”. La rocca fu ultimata nel 1370 circa. Divenne il perno del sistema difensivo posto a controllo della Flaminia e da cui partivano le azioni militari volte al recupero dei territori dell’Umbria, delle Marche e della Romagna.

Allo stesso tempo la rocca oltre che presidio militare divenne anche residenza dei rettori del Ducato, dei governatori della città, dei legati pontifici, fino alla metà del ‘700.
A partire dal 1816, la struttura fu trasformata in carcere, funzione che mantenne fino al 1982.

In quell’anno si scelse di recuperare la struttura con lavori di riqualificazione e restauro che hanno restituito agli ambienti l’immagine originaria, recuperando le decorazioni pittoriche che per oltre 500 anni avevano ornato le sale della rocca.

Giro
della Rocca

Tutto attorno alla fortezza si estende un anello di un chilometro circa chiamato il Giro della Rocca. Rappresenta una delle più belle e frequentate passeggiate della città. Percorrendolo è possibile ammirare i monumenti principali della città di Spoleto, la cattedrale e tutta la valle spoletana.

Lucrezia Borgia e la Torre della Spiritata

Figlia del Pontefice Alessandro VI, fu eletta dal padre, appena diciannovenne, reggente del Ducato di Spoleto. Nella città soggiornò brevemente nel 1499, per circa tre mesi. L’archivio cittadino conserva un documento con poche parole scritte in latino, vergato dalla mano della giovane Lucrezia.

Tornò a Spoleto nel 1502, diretta a Ferrara. Al “maschio” della fortezza, la torre centrale rivolta verso la città, destinata ad essere fulcro di una estrema difesa, è rimasto il nome di Torre della Spiritata, forse in ricordo degli episodi di crudeltà nei confronti dei nemici dei governatori.

Da non perdere

Il Cortile delle Armi
Originariamente sede della milizia armata.

Fornice decorato
Elemento di collegamento dei due cortili, è affrescato con pitture del ‘500 raffiguranti sei città appartenenti allo Stato della Chiesa.

Il Cortile d’Onore
Riservato agli amministratori e ai governatori, ornato da un bel pozzo esagonale e circondato da un doppio loggiato dove rimangono numerosi emblemi dei governatori.

La Camera Pinta o “picta”
Conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili alla prima metà del XV secolo, tra i più notevoli dell’Italia centrale.

Il Salone d’Onore
L’ambiente più vasto della Rocca destinato ad ospitare cerimonie e banchetti.

Museo Nazionale del Ducato
Inaugurato nell’agosto del 2007 in seguito al totale restauro degli ambienti interni della fortezza. L’allestimento occupa quindici sale storiche della Rocca ed è articolato su due livelli. Le opere ed i materiali sono esposti secondo un principio cronologico.

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