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Palazzo Comunale di Spello

Palazzo Comunale di Spello

L’edificio venne costruito nel 1270 da maestro Prode, sotto il governo podestarile di Giacomo del Mastro. Subì, successivamente, una complessa opera di trasformazione e di ampliamento sia dell’edificio che della piazza antistante.

La fase più significativa della modifica del palazzo risale agli anni 1567-1575, al termine, cioè, della signoria dei Baglioni: artefice di questi lavori fu il lombardo maestro Battaglia di Pietro, attivo in numerosi cantieri di committenza Baglionesca. L’edificio è una delle sedi del Comune di Spello.

All’interno la biblioteca comunale (catalogata la prima volta nel 1865), l’archivio notarile (che conserva registri a partire dal 1370), l’archivio storico comunale (con documenti dal 1236), la raccolta dedicata al pittore Emilio Greco e l’Accademia di Studi Costantiniani.

Il leone e il cinghiale

Sopra l’antica loggia ad archi acuti, dotata di copertura a crociera, si possono ammirare tre bifore tonde romaniche con colonnine sormontate da eleganti capitelli. Sulla facciata sono visibili una lapide con un leone in altorilievo, che tiene fra le zampe un cinghiale atterrato, sotto il quale sono scolpiti la data e il nome dell’architetto del palazzo (1270, Prode). S

ono altresì presenti due riquadri incassati nel muro, l’uno con una croce e due specchi (allusione all’antico stemma comunale), l’altro con lo stemma della famiglia Maccarelli di Spello, che fu coinvolta nelle sanguinose lotte civili della città intorno alla metà del secolo XIV.

Da non perdere

Sala dell’Editto
Chiamata in passato Sala Grande e da tempo ampiamente utilizzata per mostre, convegni, matrimoni ecc. è completamente affrescata da dipinti ornamentali e celebrativi dei secc. XVIII-XIX.

Sala degli Stemmi (Ufficio del Sindaco)
Caratterizzata dalle 93 armi gentilizie affrescate sulla volta, iniziate nel 1733 dal pittore Feliciano Servoli di Foligno e portate a termine intorno al 1850.

Biblioteca Comunale (Fondo Antico)
La biblioteca, contenente circa 4000 volumi, fu costituita riunendo le biblioteche delle Corporazioni religiose soppresse dopo l’unità d’Italia. “Perla” della biblioteca, sotto l’aspetto bibliografico, è un incunabolo stampato a Venezia nel 1474. Le scaffalature, in legno dipinto ed in stile veneziano del sec. XVII, vi vennero trasferite dal convento i S. Andrea.
(Fonte: Comune di Spello)

Sala degli Zuccari
La sala, adibita come ambiente di lettura della Biblioteca, spazio espositivo e mediateca, è affrescata da una suggestiva decorazione datata 1589 ed attribuita, in genere, agli Zuccari.

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