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Chiesa di San Giovanni Profiamma

Chiesa di San Giovanni Profiamma

La chiesa dedicata a San Giovanni Battista fu costruita in sostituzione della precedente basilica romana. Presenta una facciata romanica divisa simmetricamente in due parti.

In basso il portale a rincassi con elementi scultorei coevi alla chiesa, in alto sopra la cornice marcapiano costituita da elementi romani di recupero, è il rosone non originale.

Ai lati due piccole bifore con due mensole. Si è accolti con l’immagine scolpita di San Giorgio o San Felice vescovo con in mano un libro con su scritto PAX VOBIS. Gli archi del portale poggiano su delle mensole scolpite le cui figure rimandano a favole medievali.

A sinistra un uomo fa mangiare una pietra a un drago alato. In alto, in corrispondenza del- la ghiera dell’arco, è la scena della volpe che si finge morta mentre il corvo le becca la bocca. Nell’imposta dell’arco a destra una formella in marmo scolpita con l’immagine di un santo vescovo e un drago trafitto dal pastorale. La mensola raffigura un bue le cui corna formano le due volute del capitello.

Dall’altro lato la mensola presenta una testa di un uccello anch’esso dalle grandi volute in mezzo alle quali è il volto di un uomo, forse l’autore delle sculture. Incastonati negli stretti filari delle pietre della facciata l’Agnus Dei appena sbozzato e un pezzo romano di recupero.

L’interno è in stile romanico a una sola navata. In fondo sopra il presbiterio rialzato è l’altare coperto da un ciborio di disegno romanico. Sotto la cripta.

Forum Flaminii

A San Giovanni Profiamma passava la strada costruita dal console Gaio Flaminio nel 220 a.C.. Forum Flaminii fu fondato nello stesso periodo di costruzione della strada per essere adibito a nodo mercantile fondato al centro dell’ager romanus. Forum Flaminii fu sede vescovile.

La vitalità del centro si protrasse fino all’VIII secolo, nel 1929 fu scoperta una basilica paleocristiana V-VI secolo d.C. (aula absidata con il vano longitudinale tripartito e distinto dall’area dell’abside) con un pavimento musivo. Il mosaico fu staccato ed è esposto a Palazzo Trinci a Foligno.

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